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Riflessologia Plantare

Qui vorrei spiegarti in modo molto semplice cos'è la Riflessologia Plantare.

La Riflessologia Plantare è una tra le varie tecniche di trattamento corporeo naturali che aiutano il nostro benessere.
Una delle più conosciute ed efficaci.

I riflessologi che la praticano si stanno diffondendo a macchia d’olio, offrendo così la possibilità a molte persone di beneficiare dei suoi effetti positivi.

Ci sono almeno 8 cose che devi sapere sulla Riflessologia Plantare.


1)  La Riflessologia Plantare è naturale.
Si tratta di una tecnica naturale, non invasiva, che si pratica con le sole mani. Può essere utilizzato anche qualche piccolo strumento, come qualcosa di appuntito, per i pochi punti difficili da raggiungere con le dita o, ad esempio, come il particolare bastoncino utilizzato nella Riflessologia Plantare Thai.

La Riflessologia Plantare è Naturale

2)  Per chi è la Riflessologia Plantare

Si tratta di una tecnica di benessere indicata a tutti. Molti non sanno che è particolarmente efficace anche sui bambini. Con gli anziani permette di intervenire quando magari organi e apparati non sono più al meglio o quando la mobilità è assai ridotta.

3)  Come funziona la Riflessologia Plantare
La riflessologia plantare stimola la reazione del corpo, affinché intervenga al riequilibrio necessario. Utilizza l’innata capacità di auto-guarigione, caratteristica che la natura ci ha fornito e che ci permette di recuperare lo stato ottimale di benessere.

La bravura dell’operatore è sicuramente un elemento importante ma la cosa più importante è appunto la reazione dell’organismo al trattamento. Questo spesso spiega le differenze sull’esito e sui tempi di risposta per le diverse persone.

4)  Come si svolge la seduta
Serve davvero poco: una poltrona o un lettino per il ricevente, che deve essere comodo, una seggiolina per l’operatore. I piedi da una parte, le mani dall’altra. Così, nella sua semplicità, è stata praticata per millenni come uno straordinario strumento di benessere.

5)  Le mappe
Esistono varie “mappe”, che permettono di localizzare i punti riflessi, che comunque in larga parte coincidono.

Le mappe hanno importanza per una localizzazione di massima ma non devono essere interpretate in modo rigido. Chi pratica la riflessologia sa che non ci sono piedi uguali ad altri. In realtà ciascuno di noi dovrebbe avere la propria mappa. Sarà la capacità dell’operatore ad integrare le mappe generiche con i piedi che si stanno trattando.

6)  Le tecniche di riflessologia del piede
Anche di possibili tecniche ne esistono diverse, in base alla zona di provenienza, allo scopo per cui si esegue il trattamento e alla “profondità” su cui si intende operare.

Non è solo un massaggio del piede.

È importante evidenziare che, seppure alcuni utilizzino le parole massaggio plantare, la riflessologia plantare non è solo “un massaggio del piede”. I piedi, senza dubbio una delle meraviglie del nostro corpo, meriterebbero certo un massaggio quotidiano, e il piacere che questo procura è indubbio, ma nella riflessologia sono un tramite, una zona del corpo che permette di intervenire sulla persona e sui suoi organi.

7)  Su cosa si può intervenire
Con la riflessologia plantare si può intervenire su molti disturbi e lo si può fare con varie tecniche che muovono diversi livelli di reazione dell’organismo. Quello che non cambia, quando il trattamento offre la stimolazione appropriata, è l’efficacia.

8) Il dolore
Questo è uno dei luoghi comuni che capita di sentire. Il timore che sia un trattamento doloroso. Mettiamola così: la riflessologia plantare potrebbe essere dolorosa ma non lo deve essere per forza. Dipende dalla situazione della persona, dal disturbo su cui si interviene, dal trattamento che si mette in atto. Ho conosciuto persone che conservavano un ricordo traumatico della riflessologia e si sono stupite molto nello scoprire che la riflessologia è soprattutto un massaggio molto piacevole e rilassante.

Quali possono essere i punti dolenti?

Ci sono organi del corpo e disturbi che richiedono grande delicatezza, altri che hanno punti riflessi dolorosi. Quello che consiglio sempre è di non impressionarsi in caso di dolore. Via via che il livello di benessere della persona migliora, i punti dolenti smettono di esserlo. Il punto doloroso è un indicatore, un segnale di necessità, su cui intervenire.


PER ULTIMO MA NON MENO IMPORTANTE
I benefici del trattamento sono in stretta relazione con la fiducia nell’operatore da parte di chi gli si affida.


PS: Questi sono alcuni elementi importanti per comprendere meglio la Riflessologia Plantare nel suo insieme.

Se invece hai qualche domanda più specifica da pormi o necessiti di chiarimenti, sarò felice di risponderti!

Puoi anche inviarmi un semplice WhatsApp, ti risponderò in poche ore!